Aggiornamenti immigrazione 2025
La fine del 2025 ha portato tre interventi normativi di grande rilievo per il diritto dell’immigrazione:
- DPCM 2 ottobre 2025 – Programmazione dei flussi 2026–2028
- Circolare congiunta n. 8047 del 16 ottobre 2025 – Indicazioni operative per l’attuazione dei flussi 2026
- Decreto-Legge 3 ottobre 2025, n. 146 – Misure urgenti in materia di ingresso regolare, ricongiungimenti, sfruttamento e mercato del lavoro
Questi atti definiscono la nuova architettura degli ingressi regolari, delle procedure con SUI/ITL e dei tempi dei ricongiungimenti per il 2026.
Il DPCM 2 ottobre 2025, pubblicato in G.U. n. 240 del 15 ottobre 2025, stabilisce la programmazione triennale degli ingressi di lavoratori stranieri per il triennio 2026–2028 delineando:
- il quadro complessivo degli ingressi ammessi in Italia nei prossimi tre anni;
- la ripartizione delle quote tra lavoro subordinato, autonomo e stagionale;
- i margini di flessibilità per distribuire le quote in base alle esigenze territoriali.
Per il primo anno di attuazione (2026), il decreto flussi prevede:
- quote per lavoro subordinato non stagionale;
- contingentamento per lavoro autonomo;
- ingenti quote per il lavoro stagionale, in particolare agricoltura e turismo.
Il DPCM costituisce la cornice normativa che viene poi resa operativa tramite la circolare 8047/2025 (Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e altre amministrazioni coinvolte) nei seguenti termini numerici:
- 76.200 ingressi per lavoro subordinato non stagionale
- 650 ingressi per lavoro autonomo
- 88.000 ingressi per lavoro stagionale
La procedura si articola in due fasi:
- Precompilazione dal 23 ottobre al 7 dicembre 2025 tramite il Portale Servizi ALI.
- Click day articolati in tre date:
- 12 gennaio 2026 – Primo invio per lavoro subordinato
- 9 febbraio 2026 – Secondo invio
- 16 e 18 febbraio 2026 – Settore stagionale
La circolare include:
- l’elenco dei codici ATECO ammessi;
- il modello da trasmettere al Centro per l’Impiego per attestare l’indisponibilità di lavoratori residenti;
- il modello di autocertificazione dell’indisponibilità;
- le istruzioni per la gestione delle domande tramite sportelli prefettizi.
Viene inoltre sottolineato:
- priorità alle istruttorie in ordine cronologico;
- necessità di verifiche rapide e standardizzate;
- utilizzo di sistemi informatici per ridurre la discrezionalità territoriale.
Il Decreto-Legge 146/2025 introduce interventi strutturali che incidono direttamente su:
- flussi d’ingresso;
- convertibilità dei permessi;
- tempi dei ricongiungimenti;
- tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo.
Il DL stabilisce:
- la precompilazione obbligatoria delle domande prima del click day;
- il limite massimo di 3 domande per i datori di lavoro non qualificati (ossia datori privati che non svolgono professionalmente intermediazione/gestione del personale).
L’obiettivo è quello di ridurre il numero di istanze irregolari o speculative.
Una novità rilevante consiste nella qualificazione del rapporto di lavoro del cittadino straniero che può iniziare a lavorare nelle more della conversione del permesso di soggiorno, quando la normativa lo consente.
Questa disposizione favorisce la continuità lavorativa nei passaggi da un permesso all’altro ed un minor rischio di irregolarità temporale tra vecchio e nuovo titolo, nonché accelera l’ingresso lavorativo in casi di passaggi da studio, famiglia, tirocinio, ecc.
Il DL 146/2025 stabilisce, inoltre, il termine per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento che passa da 90 a 150 giorni
Il nuovo termine di 150 giorni impone una pianificazione più attenta per coesioni e rientri dall’estero, nonché l’utilizzo più frequente dell’istanza di prelievo in caso di ritardi oltre il termine.
La modifica recepisce la necessità di rendere più realistici i tempi istruttori degli SUI.
Tutala vittime del caporalato
Infine merita di essere segnalata la tutela delle vittime di sfruttamento e la riattivazione del tavolo caporalato
Tra gli interventi:
- rafforzamento della convertibilità dei permessi per vittime di sfruttamento;
- stabilizzazione del Tavolo interministeriale anti-caporalato.
Conclusioni
Il pacchetto normativo composto dal DPCM 2 ottobre 2025, dalla Circolare 8047/2025 e dal DL 146/2025 rappresenta la più significativa revisione delle procedure d’ingresso degli ultimi anni.
Semplifica alcuni passaggi (precompilazione, lavoro nelle more della conversione) ma introduce anche nuovi vincoli (limite domande, tempi ricongiungimento).