Nel 2025 la Carta Blu UE si conferma come uno degli strumenti più efficaci per attrarre lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi extra-UE.
Introdotta in Italia dal D.Lgs. 286/1998, art. 27-quater, la Carta Blu consente di ottenere un permesso di soggiorno per lavoro altamente qualificato in deroga alle quote dei flussi annuali.

Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2021/1883, recepita in Italia con il D.Lgs. 152/2023, il sistema della Carta Blu è stato completamente riformato: oggi l’accesso è più ampio, i requisiti sono più flessibili e la mobilità all’interno dell’Unione è più semplice.

Cos’è la Carta Blu UE

La Carta Blu UE è un titolo di soggiorno destinato a cittadini non appartenenti all’Unione europea che intendano svolgere in Italia un’attività lavorativa altamente qualificata, alle dipendenze di un datore di lavoro italiano.

È una forma di “visto privilegiato”, pensato per facilitare l’ingresso di professionisti con competenze tecniche o scientifiche avanzate.

Requisiti principali (aggiornati al 2025)

Per il rilascio della Carta Blu UE occorrono:

  1. Titolo di istruzione superiore (almeno triennale) o, in alternativa, esperienza professionale di almeno 5 anni nel settore di riferimento (3 anni se si tratta del settore ICT);
  2. Contratto di lavoro o offerta vincolante di almeno 6 mesi con un datore di lavoro italiano;
  3. Retribuzione annua lorda non inferiore al 110% della media nazionale per il settore (soglia ridotta rispetto al precedente 150%);
  4. Nessuna quota di ingresso: la procedura è fuori dai decreti flussi;
  5. Nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) competente.

Vantaggi della Carta Blu UE

  • Durata iniziale di 2 anni, rinnovabile;
  • Conversione in permesso per soggiornanti di lungo periodo UE dopo 5 anni;
  • Ricongiungimento familiare immediato, senza attesa;
  • Mobilità semplificata in altri Stati membri UE dopo 12 mesi di soggiorno in Italia;
  • Possibilità di cambio datore di lavoro dopo i primi 12 mesi, con semplice comunicazione al SUI.

Nel 2025 si confermano le semplificazioni introdotte nel 2024:

  • Ampliamento delle professioni ammissibili (non più limitate alle lauree STEM);
  • Riduzione della soglia retributiva minima;
  • Riconoscimento delle qualifiche professionali estere tramite procedura semplificata;
  • Introduzione del nulla osta digitale, con possibilità di firma elettronica dei contratti;
  • Maggiore interoperabilità con i sistemi europei di mobilità (EURES, EU Blue Card Portal).

Quando conviene richiedere la Carta Blu UE

La Carta Blu rappresenta oggi la soluzione ideale per::

  • Professionisti stranieri già impiegati all’estero che ricevono un’offerta da un datore italiano;
  • Multinazionali con filiali in Italia che intendono trasferire personale altamente qualificato;
  • Aziende italiane che necessitano di figure specialistiche difficili da reperire sul mercato interno.

La Carta Blu UE 2025 si conferma dunque come uno strumento strategico per attrarre talenti globali e per le imprese italiane che vogliono crescere in un contesto internazionale.

Grazie alle riforme introdotte dalla Direttiva 2021/1883, la procedura è oggi più accessibile e trasparente, rafforzando il ruolo dell’Italia nel mercato del lavoro europeo ad alta qualificazione.

Nel 2025 la Carta Blu UE si conferma come uno degli strumenti più efficaci per attrarre lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi extra-UE.

Introdotta in Italia dal D.Lgs. 286/1998, art. 27-quater, la Carta Blu consente di ottenere un permesso di soggiorno per lavoro altamente qualificato in deroga alle quote dei flussi annuali.

Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2021/1883, recepita in Italia con il D.Lgs. 152/2023, il sistema della Carta Blu è stato completamente riformato: oggi l’accesso è più ampio, i requisiti sono più flessibili e la mobilità all’interno dell’Unione è più semplice.

Vuoi sapere se la tua azienda può richiedere una Carta Blu UE o se il tuo profilo rientra tra quelli ammessi?

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